Borse lavoro
Inserimenti lavorativi di disabili e/o soggetti a rischio di emarginazione attraverso Borse Lavoro
Come previsto dalla normativa regionale vigente (art. 4 della L.R. n. 3 del 12/03/2008 “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambiti sociale e socio-sanitario) possono essere realizzati e finanziati, in favore di soggetti disabili o comunque a rischio di emarginazione, inserimenti lavorativi attraverso progetti individualizzati, in particolare nel settore delle borse lavoro e/o dei tirocini formativi.
La Borsa Lavoro è “uno strumento che garantisce alla persona svantaggiata, in un tempo definito, di realizzare un percorso formativo e di completare lo sviluppo cognitivo all’interno di realtà produttive, favorendo l’autonomia e l’apprendimento di specifiche mansioni lavorative ed all’acquisto di maggiore autonomia personale. Contemporaneamente permette al datore di lavoro una conoscenza approfondita ed una maggiore comprensione, oltre che della personalità e delle capacità relazionali della persona svantaggiata, anche delle sue capacità lavorative. Tale modalità non necessita di un costante supporto educativo ma piuttosto di alcuni momenti di supervisione.
Considerando la possibilità di mettere a disposizione una sede lavorativa idonea presso la Residenza Sanitaria assistenziale per persone con Disabilià (RSD) ANFFAS Residence o presso il Centro Multiservizi La Rosa Blu di Grandola ed Uniti, si procederà all’accoglimento, primariamente, di alcuni soggetti disabili con discreti livelli di autonomia residua. In tal modo, si sperimenteranno forme di inserimento lavorativo mediante convenzioni con i Comuni di residenza degli stessi disabili attraverso gli Uffici di Piano distrettuali che garantiranno la copertura assicurativa e finanziaria della borsa lavoro, i cui costi saranno parzialmente rimborsati, agli Enti locali, da Fondi Regionali anche attraverso gli annuali Piani zonali di riparto (ex Circolare 4 regionale) o attraverso fondi provinciali pubblici o privati (es. Fondazione Provinciale delle Comunità Comasche).
Le attività che saranno svolte in Borsa Lavoro dai disabili sono, per cominciare, quelle tipicamente segretariali: centralino telefonico, archivista e più in generale, di supporto al settore amministrativo della RSD di Grandola ed Uniti. Potranno poi seguire borsisti impegnati nelle attività della ristorazione, delle pulizie e del giardinaggio il tutto sotto la supervisione e guida di personale di ANFFAS.
La borsa-lavoro è regolata da una convenzione tra l’ANFFAS e l’ente inviante ed il beneficiario, con cui si precisano compiti, diritti e doveri reciproci, obiettivi, verifiche e modalità di finanziamento. Non prevedono nessun obbligo d’assunzione del borsista e possono essere finanziate da contributi regionali per un massimo di due anni.
Per informazioni telefonare allo 034430704 oppure 034432472(Direzione Generale)
Lavori di pubblica utilità
Come previsto dalla vigente normativa è possibile commutare pene detentive per reati vari (guida in stato di ebbrezza, o sotto effetto di stupefacenti, possesso non autorizzato di armi, ecc.) con l’effettuazione di lavori socialmente utili presso un ente autorizzato dal tribunale territorialmente competente. Attraverso una convenzione del Centro Servizi Volontariato (cui ANFFAS afferisce) ed il Tribunale Civile di Como è quindi possibile – previa autorizzazione giudiziaria – estinguere la pena mediante l’effettuazione di un determinato numero di ore di lavoro gratuito e volontario presso la RSD ANFFAS Residence e il centro multiservizi La Rosa Blu di Grandola ed Uniti.
Per informazioni telefonare allo 034430704 oppure 034432472(Direzione Generale)