Lasciti testamentari

Fare testamento:

una scelta di vita, oltre la vita…

 

Solo una minoranza di italiani fa oggi testamento: forse per pudore, per scaramanzia o, semplicemente, perché non ha voglia (o coraggio) di affrontare un tema che, peraltro, rappresenta una delle due sole certezze che tutti abbiamo: oggi ci siamo, domani (o dopodomani) non ci saremo più…

È allora l’occasione per pensare anche al “dopo di noi” in modo pragmatico e solidaristico.

Il lascito testamentario è in questo senso uno strumento formidabile, che va conosciuto e responsabilmente utilizzato, vincendo quella ritrosia che non è insita nell’uomo, ma che rappresenta una “costruzione mentale”, spesso figlia più dell’individualismo che di reali necessità.

Su questo tema torneremo spesso, nei prossimi mesi e anni – come Fondazione La Rosa Blu Onlus – perché la Casa della Solidarietà che stiamo costruendo a Grandola ed Uniti è proprio una di quelle opere con una finalità ed uno scopo ben precisi e vincolati al bene di persone svantaggiate, verso cui è possibile destinare un lascito testamentario.

Venendo al concreto, è bene sapere e far conoscere a tutti:

  1. Perché fare testamento

Perché è l’unico modo che permette al donatore di decidere liberamente e chiaramente circa il futuro del proprio patrimonio.

  1. Cosa succede se non si fa testamento

Nel caso di parenti fino al 6° grado, verrà destinata la parte spettante a ciascun avente diritto attraverso atto notarile. Nell’ordine beneficeranno della “legittima eredità” il coniuge, i discendenti legittimi (figli), gli ascendenti legittimi (genitori) o collaterali (fratelli, sorelle o in assenza loro figli), altri parenti (fino al 6° grado).

  1. Tipi di testamento

– “testamento olografo”, ovvero scritto di proprio pugno dal testatore (persona che lo redige), con disposizioni chiare e semplici rispetto alle proprie volontà, datato e firmato, meglio se depositato presso un notaio;

– “testamento pubblico”, scritto dal notaio, davanti a due testimoni, su indicazione del testatore. Viene conservato dal notaio che ne darà pubblica lettura.

  1. I beni che entrano nella successione testamentaria vanno divisi in:

– quota di eredità “legittima o di riserva”, che spetta comunque di diritto al coniuge e/o ai figli o, in loro assenza, ad altri eredi ascendenti (genitori/nonni);

– quota di eredità “disponibile”, che può essere liberamente destinata, attraverso testamento “olografo” o “pubblico”, e secondo il proprio volere (ad esempio alla Fondazione La Rosa Blu Onlus di Grandola ed Uniti).

  1. La donazione ad una ONLUS presenta dei vantaggi:

– l’opportunità di beneficiare di un regime fiscale agevolato, ovvero l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo e di qualsiasi tassa di successione (a differenza delle persone fisiche);

– la non influenza sul reddito personale, in vita, del donatore.

  1. Cosa si può donare:

– denaro, sotto forma di contanti, azioni, titoli, fondi d’investimento;

– beni mobili (auto, moto, gioielli, opere d’arte, attrezzature, mobili, ecc.);

– beni immobili (appartamenti, case, fabbricati, terreni).

Alcuni esempi di quote liberamente “a disposizione” e di quota “legittima” nelle varie ipotesi di donazione testamentaria:

  1. A) presenza di un solo figlio quale unico erede (senza più coniuge vivente):

– 1/2 quota disponibile

– 1/2 quota legittima al figlio

  1. B) presenza di più figli eredi (senza più coniuge):

– 1/3 quota disponibile

– 2/3 quota legittima ai figli

  1. C) solo coniuge, erede unico (senza presenza di figli):

– 1/2 quota disponibile

– 1/2 quota legittima al coniuge

  1. D) presenza di un figlio e del coniuge:

– 1/3 quota disponibile

– 1/3 quota legittima al coniuge

– 1/3 quota legittima al figlio

  1. E) presenza, quali eredi, di più figli e del coniuge

– 1/4 quota disponibile

– 1/4 quota legittima al coniuge

– 1/2 quota legittima ai figli

  1. F) assenza di coniuge e figli, ma presenza solo di altri eredi legittimi ascendenti (nonni, genitori):

– 2/3 quota disponibile

– 1/3 quota altri eredi legittimi

  1. G) assenza di figli, ma presenza del solo coniuge e di eredi legittimi ascendenti (nonni, genitori):

– 1/4 quota disponibile

– 1/2 quota legittima al coniuge

– 1/4 quota altri eredi legittimi

Un altro modo per farsi ricordare è quello di destinare ad una ONLUS, in caso di premorienza:

– l’assicurazione sulla vita, specificandolo sulla polizza o nel testamento. Ciò è possibile anche in presenza di eredi legittimi;

– il trattamento di fine rapporto (TFR), possibile solo in assenza di eredi legittimi.

Il Direttore Generale

Dott. Massimo Bottazzi

ANFFAS Onlus Centro e Valli

Fondazione La Rosa Blu ONLUS

LASCITI TESTAMENTARI:

un’occasione per far del bene verso chi ha bisogno.

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Studio legale associato Massaini e Bonetti di Porlezza

Avv. Simone Bonetti 0344 62332

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