
Lasciti testamentari
Fare testamento:
una scelta di vita, oltre la vita…
Solo una minoranza di italiani fa oggi testamento: forse per pudore, per scaramanzia o, semplicemente, perché non ha voglia (o coraggio) di affrontare un tema che, peraltro, rappresenta una delle due sole certezze che tutti abbiamo: oggi ci siamo, domani (o dopodomani) non ci saremo più…
È allora l’occasione per pensare anche al “dopo di noi” in modo pragmatico e solidaristico.
Il lascito testamentario è in questo senso uno strumento formidabile, che va conosciuto e responsabilmente utilizzato, vincendo quella ritrosia che non è insita nell’uomo, ma che rappresenta una “costruzione mentale”, spesso figlia più dell’individualismo che di reali necessità.
Su questo tema torneremo spesso, nei prossimi mesi e anni – come Fondazione La Rosa Blu Onlus – perché la Casa della Solidarietà che stiamo costruendo a Grandola ed Uniti è proprio una di quelle opere con una finalità ed uno scopo ben precisi e vincolati al bene di persone svantaggiate, verso cui è possibile destinare un lascito testamentario.
Venendo al concreto, è bene sapere e far conoscere a tutti:
- Perché fare testamento
Perché è l’unico modo che permette al donatore di decidere liberamente e chiaramente circa il futuro del proprio patrimonio.
- Cosa succede se non si fa testamento
Nel caso di parenti fino al 6° grado, verrà destinata la parte spettante a ciascun avente diritto attraverso atto notarile. Nell’ordine beneficeranno della “legittima eredità” il coniuge, i discendenti legittimi (figli), gli ascendenti legittimi (genitori) o collaterali (fratelli, sorelle o in assenza loro figli), altri parenti (fino al 6° grado).
- Tipi di testamento
– “testamento olografo”, ovvero scritto di proprio pugno dal testatore (persona che lo redige), con disposizioni chiare e semplici rispetto alle proprie volontà, datato e firmato, meglio se depositato presso un notaio;
– “testamento pubblico”, scritto dal notaio, davanti a due testimoni, su indicazione del testatore. Viene conservato dal notaio che ne darà pubblica lettura.
- I beni che entrano nella successione testamentaria vanno divisi in:
– quota di eredità “legittima o di riserva”, che spetta comunque di diritto al coniuge e/o ai figli o, in loro assenza, ad altri eredi ascendenti (genitori/nonni);
– quota di eredità “disponibile”, che può essere liberamente destinata, attraverso testamento “olografo” o “pubblico”, e secondo il proprio volere (ad esempio alla Fondazione La Rosa Blu Onlus di Grandola ed Uniti).
- La donazione ad una ONLUS presenta dei vantaggi:
– l’opportunità di beneficiare di un regime fiscale agevolato, ovvero l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo e di qualsiasi tassa di successione (a differenza delle persone fisiche);
– la non influenza sul reddito personale, in vita, del donatore.
- Cosa si può donare:
– denaro, sotto forma di contanti, azioni, titoli, fondi d’investimento;
– beni mobili (auto, moto, gioielli, opere d’arte, attrezzature, mobili, ecc.);
– beni immobili (appartamenti, case, fabbricati, terreni).
Alcuni esempi di quote liberamente “a disposizione” e di quota “legittima” nelle varie ipotesi di donazione testamentaria:
- A) presenza di un solo figlio quale unico erede (senza più coniuge vivente):
– 1/2 quota disponibile
– 1/2 quota legittima al figlio
- B) presenza di più figli eredi (senza più coniuge):
– 1/3 quota disponibile
– 2/3 quota legittima ai figli
- C) solo coniuge, erede unico (senza presenza di figli):
– 1/2 quota disponibile
– 1/2 quota legittima al coniuge
- D) presenza di un figlio e del coniuge:
– 1/3 quota disponibile
– 1/3 quota legittima al coniuge
– 1/3 quota legittima al figlio
- E) presenza, quali eredi, di più figli e del coniuge
– 1/4 quota disponibile
– 1/4 quota legittima al coniuge
– 1/2 quota legittima ai figli
- F) assenza di coniuge e figli, ma presenza solo di altri eredi legittimi ascendenti (nonni, genitori):
– 2/3 quota disponibile
– 1/3 quota altri eredi legittimi
- G) assenza di figli, ma presenza del solo coniuge e di eredi legittimi ascendenti (nonni, genitori):
– 1/4 quota disponibile
– 1/2 quota legittima al coniuge
– 1/4 quota altri eredi legittimi
Un altro modo per farsi ricordare è quello di destinare ad una ONLUS, in caso di premorienza:
– l’assicurazione sulla vita, specificandolo sulla polizza o nel testamento. Ciò è possibile anche in presenza di eredi legittimi;
– il trattamento di fine rapporto (TFR), possibile solo in assenza di eredi legittimi.
Il Direttore Generale
Dott. Massimo Bottazzi
ANFFAS Onlus Centro e Valli
Fondazione La Rosa Blu ONLUS
LASCITI TESTAMENTARI:
un’occasione per far del bene verso chi ha bisogno.
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Studio legale associato Massaini e Bonetti di Porlezza
Avv. Simone Bonetti 0344 62332